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Isole Eolie

Le isole Eolie (ìsuli Eoli in siciliano), dette anche isole Lipari, sono un arcipelago appartenente all’arco Eoliano situato nel mar Tirreno meridionale, a nord della costa siciliana. Di origine vulcanica, l’arcipelago comprende i due vulcani attivi di Stromboli e Vulcano e vari fenomeni di vulcanismo secondario.

Panoramica

L’arcipelago delle Eolie, formato da sette isole che emergono dal mare nella parte nord-orientale della Sicilia, è disseminato per una lunghezza di 45 miglia. La Dimora di Eolo, dove il fuoco è predominante piuttosto che l’aria, di origine vulcanica con Stromboli e Vulcano in attività, offre gli scenari più vari e contrastanti con paesaggi, coste e fondali marini di particolare attrazione, godono anche di un clima mediterraneo particolarmente mite e temperato con poca pioggia. Questo clima permette di visitare le isole anche nei primi periodi primaverili e nella tarda stagione autunnale.

Lipari

L’isola più grande e popolosa dell’arcipelago, tutte le altre isole tranne Salina dipendono da essa. È dotato di tre porte e numerose possibilità di ancoraggio, che ti permettono di trovare giostre con vento da qualsiasi direzione. Tutti sono nella baia ad est dell’isola e, in caso di mare grosso, soffrono di risacca forte; il più riparato è il Porto di Pignataro, mentre il Porto di Sotto monastero è molto aperto ai venti del settore orientale. Durante l’alta stagione, è consigliabile ormeggiare presso i numerosi moli di fronte alla spiaggia di Marina Lunga. Altri possibili rifugi sono: dai venti settentrionali, la Sponda di Vinci a sud di Lipari, offre un buon riparo dai venti del nord; Vallemura sulla costa sud-orientale di Lipari, una grande insenatura tra la P.ta di Jacopo e la P.ta di Ponente, di nuovo un buon riparo dai venti del nord; Canneto, di fronte alla città a metà costa E dell’isola, è riparata dai venti occidentali e dallo scirocco.

Salina

Stupenda isola che anticamente era chiamata “Didyme” che significa “doppio”. Questo nome è dovuto ai due picchi conici molto alti collegati da una sella bassa. Il suo nome attuale deriva dalla vecchia soluzione salina di Punta Lingua. La sella e la pianura stretta e bassa della costa orientale sono le aree abitate e coltivate. L’isola ha due porti turistici: uno ad est, di fronte al paese di Santa Marina di Salina, l’altro a sud (Renella); il primo, sebbene lo scalo principale, non è il più attraente, mentre Renella è un pittoresco villaggio situato nell’incavo di un’insenatura naturale che in seguito fu trasformata in porto. La malvasia (da cui si produce un vino eccellente) e i capperi sono i prodotti più noti dell’isola.

Panarea

Panarea può essere definita un arcipelago nell’arcipelago poiché è circondata da molte piccole isole minori. La sua costa è ospitale e sicura quasi ovunque, con a ovest, grandi scogliere a strapiombo, e verso est dolci pendii verdeggianti. Bisogna fare attenzione al gruppo di scoglietti chiamato Le Formiche, circondato da acque poco profonde. Per visitare l’isolotto di Basiluzzo, le cui tormentate scogliere offrono uno spettacolo incomparabile, ma è consigliabile avvicinarsi solo con mare calmo. Ad est di Panarea c’è un gruppo di isolotti chiamati Lisca Bianca dove c’è un fenomeno molto raro: una solfatara subacquea, a ca. 15 metri di profondità, che emette continuamente gas e sali di zolfo.

Stromboli

Il vulcano, un cono regolare, alto più di 900 metri, era chiamato nell’antichità “Faro del Mediterraneo”, è infatti, forse, l’unico vulcano attivo al mondo in costante attività da almeno 2000 anni. L’arrivo sull’isola durante la notte vi entusiasmerà con il magnifico spettacolo della sua eruzione. Le sue coste sono inospitali, infatti non c’è riparo in caso di vento forte, proveniente da qualsiasi direzione e gli unici punti di ancoraggio, così come gli unici centri abitati sono Ficogrande e Ginostra.
Il vulcano è chiamato dai suoi abitanti (gli strombolani) Struògnoli, o anche Iddu (Lui in siciliano), in riferimento alla natura divina che un tempo era attribuita ai fenomeni naturali incontrollabili.
Il nome proviene dal greco antico Στρογγύλη (rotondo) per via della sua forma. In siciliano strummulu significa trottola.

Vulcano

È separato da Lipari da un canale largo solo 800 metri ed è inferiore a 12 mg dalla costa settentrionale della Sicilia. Consiste di 4 vulcani, il più grande dei quali è il “Gran Cratere”, alto 386 metri, che ha un’attività limitata alle fumarole. All’estremità nord-occidentale dell’isola, Vulcanello sembra essere sorto dal mare, collegato da un istmo a Vulcano e ad appena 120 metri di altezza; tra i due si affacciano le baie di Porto Levante, caratteristico per la sabbia nera e finissima e Porto Ponente, famoso e molto frequentato per le acque molto calde dovute a fonti di zolfo sottomarine dovute alla fuoriuscita di gas caldi dal fondo marino. Le coste, formate da scogliere frastagliate e colorate, sono spettacolari. L’unico porto (chiamato Porto di Levante) è a nord ed è riparato solo con venti occidentali, mentre per i venti da est è più appropriato ancorare al Porto di Ponente.

Filicudi

Bellissima isola, con molte grotte marine, la più famosa delle quali chiamata “Bue Marino”, che un tempo era considerata una tana di creature mostruose. L’isola è formata da tre vulcani estinti e anticamente era chiamata “Phoenicodes” a causa della presenza del gran numero di felci. Le coste SO e ovest sono orlate da numerose rocce e affioramenti secchi e le coste scoscese dell’isola, quasi ovunque deserte e difficilmente accessibili, non offrono alcun rifugio sicuro. Il principale agglomerato urbano dell’isola (Filicudi Porto) è un villaggio modesto situato sulla costa orientale, il cui porto è davvero riparato solo con i venti SW. Dalla costa del NO uno spettacolare obelisco vulcanico alto 71 metri chiamato La Canna è chiaramente visibile, circondato da fondali bassi e poco profondi, ideali per la pesca e le immersioni subacquee.

Alicudi

È l’isola più a ovest dell’arcipelago e il suo nome deriva da “Ericusa”, a causa del gran numero di eriche presenti nel suo territorio. La forma emisferica e l’origine vulcanica rendono l’isola difficile da abitare, infatti a causa della conformazione del terreno, la popolazione è più concentrata nella zona orientale. L’isola non offre alcun riparo e ci si può avvicinare solo con il bel tempo.

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